Obbiettivi

PARI OPPORTUNITA’ PER LA DONNA WOLAYTA

Il progetto “pari opportunita’ per la donna Wolayta”, emancipazione attraverso l’istruzione di qualita’, si sviluppa nella citta’ di Soddo, la piu’ grande citta’ nella regione dei Wolayta (uno degli 80 gruppi geo-politici presenti in Etiopia), nel SNNPRS (South Nations Nationalities and Peoples Regional State) uno degli stati della repubblica federale etiopica.
I Wolayta sono circa 2.500.000, da sempre emarginati ed esclusi dai livelli piu’ benestanti del paese. I principali problemi della zona sono l’elevata pressione demografica, la prevalenza di un’agricoltura di autosussitenza tecnicamente arretrata, debolezza del tessuto artigianale, l’emarginazione della donna soggetta spesso a padri o mariti padroni che la relegano in stato di semischiavitu’, e un’estrema poverta’ diffusa.
Tutto cio’ si traduce in una forte emigrazione verso i pochi centri urbani e in un elevatissimo tasso di disoccupazione e sotto occupazione che raggiunge una percentuale inverosimile di circa il 70%. Le donne rappresentano l’anello piu’ debole di questa ‘evoluzione’, spesso escluse dal lavoro, e costrette a vivere in uno stato di sudditanza ai maschi.
Il progetto che stiamo realizzando combatte questa tendenza attraverso l’istruzione di qualita’ in modo che la donna si renda consapevole delle sue potenzialita’ e possa contribuire allo sviluppo socio economico della societa’. Inoltre le ragazze d’oggi saranno le madri che educheranno la nuova generazione con altri ideali basati sulla giustizia, equita’, cura dell’igiene e maternita’ responsabile.

SPECIFICO CAMPO D’INTERVENTO

La presenza di un centro per la formazione e l’istruzione di ragazze (nell’anno scolastico 2008/2009 erano 563) rappresenta una speranza per il futuro della societa’ e .una risposta a certe forme di degrado umano. L’istruzione infatti si prende carico non solo degli aspetti prettamente culturali ma anche degli aspetti igienico-sanitari, rapporti tra sessi, liberta’ d’espressione e consapevolezza della propria dignita’, dei propri diritti e, conseguentemente, delle pari opportunita’. Alcuni genitori piu’ istruiti inviano volentieri le loro figlie a questa scuola. Il presente progetto si pone come antitesi alla situazione scolastica corrente e come contributo al riscatto della condizione femminile.
Va aggiunto che da varie parti arrivano aiuti mirati alle ragazze poverissime per permettere loro di frequentare la scuola e incoraggiarle ad ottenere pari dignita’ con le piu’ abbienti e con i maschi. Oltre un centinaio di ragazze sono direttamente aiutate a pagare la retta mensile (l’equivalente di Euro 1,50), la cancelleria, le spese mediche, la divisa e i libri. La fase attuativa del progetto per il 2009/2010 prevede: a) il prolungamento della scolarizzazione al 9° e 10° grado, b) sostegno scolastico alle ragazze piu’ deboli e responsabilizzazione delle famiglie, c) l’allestimento dei laboratori, d) il completamento della costruzione della libreria, e) l’adeguamento di un vecchio fabbricato ad uso scolastico e f) la sistemazione della zona per l’educazione fisica.. Secondo i programmi governativi dopo il 10° grado si puo’ scegliere il proseguimento dell’istruzione ai due anni propedeutici all’universita’, o all’accesso alle scuole professionali.Un ulteriore obbiettivo da raggiungere e’ quello di limitare il numero di allieve per sezione a non piu’ di 40.
E’ a tutti evidente che il superamento dei mali che affliggono le popolazioni dell’Africa subsahariana non puo’ basarsi su interventi puramente assistenziali che durano da decenni e che hanno prodotto scarsi risultati, ma bensi’ su investimenti produttivi e sulla creazione di scuole e di centri di formazione qualitativamente alla pari con quelli europei. Solo cosi’ la futura generazione superera’ lo stato di dipendenza e il senso di inferiorita’ diffuso nei confronti dell’Occidente. L’istruzione di qualita’ promuovera’ le istituzioni pubbliche, le imprese produttive, la democrazia, la coscienza civile, e fermera’ lo sfruttamento di signori locali incoraggiati dalla globalizzazione selvaggia.

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